Comunicato Stampa del 24 agosto 2023 

 

Assurdo, triste, fa arrabbiare: ma capisco quanto sta accadendo intorno al caso eclatante dell’educatore di religione arrestato per violenza sessuale sulla ragazzina quattordicenne.

Necessarie le solite parole di garanzia : sarà la magistratura ad accertare ogni responsabilità penale ecc. ecc. Mi pare quasi di essere ipocrita, ma ci sta nel rispetto dei ruoli.

Ho già avuto occasione di dichiararlo  ma vedo che ripetere è doveroso : nessuna responsabilità può venire (subdolamente e strumentalmente) accollata ad una ragazzina minorenne. Punto.

Se l’educatore, e ora mi pare ridicolo ed inappropriato usare ancora questo termine, non ha saputo “resistere alla tentazione” dopo quindici anni di castità, poteva indirizzare le proprio voglie da un’altra parte, con una persona adulta, certo pienamente  consenziente e non su di una minorenne perdipiù fragilmente coinvolta in un periodo difficile della sua vita sentimentale.

In tanti, troppi casi che seguiamo in tutta Italia, assistiamo alla strategia del discredito della vittima, che si vuole presentare come inattendibile, inaffidabile, poco seria, una che se la è cercata !

Infine, leggo delle manifestazioni di solidarietà via mail a sostegno dell’arrestato, provenienti da determinati ambienti : andrebbero indirizzate alla vittima. Penoso quando ci si trincera ipocritamente dietro alla frase “con me si è comportato sempre bene”. E per fortuna, dico io.

Ora sarebbe meglio tacere e fare lavorare le autorità.